venerdì 29 gennaio 2016

FACCIATE IN ZINCO I pannelli compositi in Zinco ZCM sono costituiti da un nucleo di materiale non combustibile compreso tra due lamine di Zinco invecchiato artificialmente con trattamento chimico. Si tratta di una tipologia di pannelli altamente indicata per uso in esterni e per applicazioni sensibili come terrazze, tettoie, parapetti, pareti parapioggia, rivestimenti di tetti e facciate e in linea generale in tutti i casi in cui si teme che il materiale edile utilizzato non offra garanzie e proprietà sufficienti. Aspetto a nuovo: la lamina di lega di Zinco posta sul lato a vista dei pannelli è trattata di fabbrica con un una tecnica di conversione chimica che conferisce al pannello un colore grigio chiaro/argento molto simile allo strato protettivo che si forma sullo Zinco naturalmente stagionato. Alterazione naturale del colore: la pigmentazione iniziale della lamina di zinco subisce nel tempo una graduale alterazione e si trasforma in uno strato naturale di carbonato di Zinco prodotto per effetto degli agenti atmosferici. Questo processo è così lento che la variazione di colore rispetto all’originale risulta quasi impercettibile. Dopo alcuni anni di esposizione agli agenti atmosferici naturali, il colore della superficie dello Zinco si stabilizza permanentemente.
FACCIATE IN ALUCUBOND Potete fare affidamento su Alucobond per realizzare i vostri progetti senza limiti alla vostra immaginazione. Il successo di Alucobond è in gran parte imputabile anche alle eccezionali doti di durata e di resistenza pur nelle più estreme condizioni climatiche. Alucobond si conforma perfettamente ai contorni dell'edificio. Si taglia e si sagoma facilmente senza compromessi, con curve sinuose o piani rettilinei che puntano dritti verso il cielo. Le superbe caratteristiche di questo composito alimentano l'ispirazione creativa ed offrono una sorprendente scelta di soluzioni innovative in architettura. Che si tratti di una residenza privata, di un edificio pubblico, della sede centrale di un'azienda, di un centro commerciale o di un complesso industriale, Alucobond conferirà al vostro progetto una connotazione esclusiva destinata a perdurare nel tempo. Alucobond è un pannello composito costituito da due lamiere in lega di Alluminio PERALUMAN-100 e da un nucleo in materiale temoplastico o minerale ad alta densità accoppiati con procedimento di fabbricazione in continuo che ne consente il taglio in misura. Il concetto di fabbricazione multistrato del composito Alucobond garantisce un eccezionale rapporto tra peso e rigidità anche in pannelli di grande formato. E' possibile scegliere il colore della verniciatura tra una vasta gamma di colori a cartella metallizzati e non, oppure richiedere espressamente qualunque tipo di colore. Il procedimento di verniciatura è controllato in tutte le sue fasi. Il prodotto finito è sottoposto a test in conformità alla Normativa ECCA (European Coil Coating Association).

venerdì 15 gennaio 2016

FACCIATE La facciata, anche detta fronte, è il lato di un edificio rivolto verso l'esterno. Solitamente col termine facciata si intende quella dove è collocato l'ingresso principale, ma in molti tipi di costruzioni sono presenti anche facciate laterali. Una facciata è solitamente articolata da finestre e portali. La sua configurazione spaziale può essere definita dalla presenza di avancorpi e campate modulari che scandiscono il ritmo della facciata in senso orizzontale e verticale: altro elemento importante è l'apparato strutturale e decorativo (archi, cornici marcapiano, cornicioni, paraste, lesene, colonne, fregi, ecc. soprattutto nell'architettura antica) che, unito ai materiali impiegati per la costruzione (legno, pietra, laterizio intonacato o a vista, marmo e più recentemente cemento armato, acciaio e vetro), contribuisce in maniera rilevante alla definizione della facciata. Per le chiese, che generalmente presentano la facciata a ovest, si definisce a capanna la facciata costituita da due o più spioventi, che segue la forma della navata maggiore; a salienti, invece, quella che palesa le diverse altezze delle navate. Esistono anche facciate a coronamento orizzontale, riscontrabili in molte chiese umbre o abruzzesi. A volte delle facciate cieche sono anteposte agli edifici con l'unico scopo di dar loro un diverso aspetto; queste facciate che possono presentare anche finestre cieche ed altre decorazioni, non hanno alcuna funzione architettonica.

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venerdì 1 gennaio 2016

risparmio energetico

RISPARMIO ENERGETICO Sotto il nome di risparmio energetico si annoverano varie tecniche atte a ridurre i consumi dell'energia necessaria allo svolgimento delle diverse attività umane. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente, sia ricorrendo all'auto-produzione. Uno degli esempi più comuni è dato dalla sostituzione delle lampadine ad incandescenza con quelle fluorescenti che emettono una quantità di energia luminosa diverse volte superiore alle prime a parità di energia consumata. Anche nel riscaldamento degli edifici ci sono accorgimenti più o meno semplici per risparmiare energia, come l'uso delle valvole termostatiche, l'uso di cronotermostati ed altri più impegnativi, come la sostituzione degli infissi obsoleti, delle caldaie vecchie con caldaie a condensazione, l'isolamento termico delle pareti.
Un risparmio energetico si può avere anche a livello di produzione di energia elettrica utilizzando sistemi di cogenerazione atti a migliorare i rendimenti dei vari processi, che consistono in tecnologie atte ad ottenere energia elettrica e calore; oppure si utilizzano in "cascata" gli stessi flussi energetici a crescenti entropie per utenze differenziate o, infine, si effettuano forme di recupero energetico a circuito chiuso. Pannelli solari Oppure si sfrutta l'energia dissipata nel moto degli esseri umani o delle automobili, come è già stato fatto in Olanda, ad esempio con pavimenti sensibili alla pressione, posti nelle scale dei metrò più frequentati del mondo, che producono energia elettrica. Utilizzare energia elettrica per produrre calore rappresenta uno spreco perché si trasforma un'energia nobile in calore, che è un'energia di seconda specie. In base ai primi due principi della termodinamica, l'energia meccanica-elettrica può interamente essere convertita in calore, mentre il calore può essere riconvertito solo in parte in energia. Questo spreco deriva dal fatto che molte forme di energia (termoelettrica e geotermoelettrica, nucleare, solare) sono trasformate in calore usato per produrre energia elettrica che viene utilizzata per il riscaldamento: ad ogni passaggio c'è aumento di entropia e perdita di rendimento termodinamico. Talora il riscaldamento elettrico conviene dal punto di vista dell'economia individuale. In Francia, ad esempio, è diffuso perché l'energia elettrica prodotta col nucleare costa meno del riscaldamento col metano. Provvedimenti utili a evitare lo spreco di energia per produrre calore: usare stufette elettriche, condizionatori e pompe di calore con scambiatore di calore ad acqua, che mantiene un coefficiente di prestazione molto alto. Lo scambiatore ad aria, nei momenti di minore carico, ha un Coefficient of Performance pari a 5; negli impianti di condizionamento dell'aria, utilizzare gruppi di assorbimento che funzionano ad acqua calda, ottenibile altrimenti con pannelli solari o teleriscaldamento, al posto dei compressori elettrici; lanciare la produzione di lavatrici domestiche con doppio ingresso sia di acqua calda sia di acqua fredda; quelle attuali hanno un unico ingresso, utilizzato per l'acqua fredda, che viene all'occorrenza scaldata elettricamente all'interno dell'elettrodomestico. le reti di sensori wireless possono essere utilizzate per monitorare in modo efficiente l'uso dell'energia